Hans, il giovane gigante, aveva lavorato diligentemente per un contadino che però, al momento di pagarlo, non voleva dargli nulla. L'avaro chiese consiglio alla moglie, avara quanto lui, e lei gli suggerì di far scendere il gigante nel pozzo; allora lo avrebbero ucciso facendogli precipitare sopra l'enorme macina di pietra del mulino.
La prima parte del piano non presentò difficoltà: il gigante, ingenuo com'era, si calò da solo dentro il pozzo, senza sospettare nulla. Fu più difficile far rotolare fino al pozzo la macina, tanto pesante che i due bricconi dovettero farsi aiutare da tredici servi.
Finalmente, il disco di pietra cadde in fondo al pozzo con un tonfo pauroso, che fece tremare la terra per un pezzo.
L'avaro e sua moglie, certi di essersi liberati per sempre del gigante, udirono invece una voce: «Ehi, voi! Cacciate via i polli che stanno razzolando lassù: mi mandano la polvere negli occhi!».
Poco dopo Hans si affacciò all'imboccatura del pozzo con la macina intorno al collo come fosse una collana, e l'avaro si affrettò a pagargli il conto!