Il papà di Silvia ha comperato una casa in campagna. Per raggiungerla occorre attraversare il ponte sul fiume e girare a destra.
Davanti alla casa c'è un grande giardino. L'erba è alta. L'edera e il muschio hanno ricoperto il pozzo.
Bisognerà tagliare la siepe, piantare i fiori per la primavera, spargere la ghiaia davanti al viale e rastrellare le aiuole.
Silvia e Roberto si sono messi all'opera.
A cosa serve la zappa? - A estirpare le erbe cattive che poi bruceremo. Papà dice che se le lasciamo crescere soffocheranno le piantine buone.
- Vado a mettermi i vecchi guanti di mamma per togliere le ortiche, così non mi pungeranno.
- Ora aggiustiamo il ciottolato. Bisognerebbe mettere alcune pietre.
- Non è carino? - dice Roberto tutto intento a sistemare tra l'erba un sentiero di ciottoli. -
Dopo aver fatto questo, pianteremo dei bucanevi, delle giunchiglie, dei narcisi e degli anemoni, quelli che ci ha regalato la mamma.
Roberto è salito sulla carriola.
- Cosa fai lassù? - chiede Silvia.
- Non lo vedi, taglio il cespuglio.
- Com'è buffo, assomiglia al cagnolino Patapuf!
- Che meraviglia, perbacco! Guarda Patapuf com'è fiero!
L'erba è già arsa dal sole.
- Rimane ancora un sacco di semenza laggiù al capanno - dice Silvia.
- Andiamo a cercarlo e seminiamolo. Chi sarà più sorpreso quando spunterà l'erbetta verde? Certamente papà.
Dopo aver seminato l'erba, bisognerà passare il rullo sulla terra affinchè si possa ben radicare.
- Sarebbe bello seminare qualche fiore vicino al vecchio pozzo.
- Ho un'idea - dice Silvia. -Andiamo a cercare la terra.
- Perchè?
- Per fare un'aiuola, dove pianteremo dei tulipani, delle viole del pensiero e delle salvie.
Si mettono al lavoro
- Attenta. la carriola affonda! Cosa si fa?
- Mettiamo una tavola di legno e dei sassi.
In fondo al giardino scorre un ruscello.
- Facciamo uno sbarramento - propone Silvia. - L'acqua salirà e noi sistemeremo un piccolo stagno con una cascatella.
- Qui poi faremo un'insenatura con della sabbia.
- Credi che potremo pescare delle trote tra le ninfee?
- Naturalmente, perchè no! Le trote vivono nei fiumi dove vi è molta corrente.
- Allora compreremo dei pesciolini rossi e li metteremo nel nostro stagno.
- Potremo pure allevare delle papere se papà vorrà acquistarne qualcuna - suggerisce Roberto.
Dove piantare il piccolo abete che il giardiniere ha regalato a papà?
Là, accanto al muricciolo, sarà al riparo dalla neve quando verrà l'inverno.
Ma no, crescerà e avrà bisogno di spazio. Sarà un magnifico abete azzurro che non temerà nè il freddo nè il vento.
E quando il lillà perderà tutte le sue foglie, l'abete di Silvia sarà ancora molto bello. Decidono di piantarlo in mezzo al giardino e lo fissano bene con della terra affinchè possa crescere ben dritto.
Quest'anno l'inverno è in anticipo. Per tutta la notte è caduta la neve. i bambini si divertono a scopare la terrazza e a sbarazzare il camino.
Quando tornerà la primavera ci si accorgerà che nel giardino tutto è rinnovato. Infatti tra i ciottoli, i bucanevi agitano le loro campanule.
Gli anemoni aprono le loro corolle. Le giunchiglie, i narcisi e i tulipani fioriscono contemporaneamente. Toh ecco la prima farfalla. Va, torna, vorrebbe posarsi in una sola volta su tutti i fiori... È da molto che sogna di volare nel giardino di Silvia!
Lungo il bordo del sentiero la formica esce dal suo buchetto. Corre a destra, a sinistra. Pensate che una formica non abbia nulla da fare? Il merlo canta. Patapuf fa delle capriole. Il gatto del vicino annusa il tipo e la menta. Ognuno è in festa. Ma quanta fatica per render bello il giardino!
- Ora, - dice Silvia, - andremo a prendere nel capanno il tavolo di ferro e le sedie e li metteremo sulla terrazza.
- Sì, ma occorrerà ridipingere il tavolo.
- Ecco un vaso di pittura bianca.
Mentre Roberto prepara la pittura, Silvia è andata a cercare il parasole, le sedie in ferro ed il cavallo di legno per il fratellino più piccolo.
Sulla terrazza vi è un magnifico glicine.
È un posticino gradevolissimo per giocare quando il tempo è bello.
Sul manto di verde i bimbi hanno messo la carriola con dei gerani.
- Ora vado a falciare l'erba, - dice Roberto. - Papà ha appena sistemato le lame della tosatrice.
- Cosa faremo quando l'erba sarà falciata?
- La raccoglieremo con il rastrello.
- Ne faremo un grosso mucchio e poi la metteremo in un cesto... per donarla ai conigli del contadino.
- Papà sarà molto contento quando vedrà il lavoro finito.
In estate il sole brucia, la terra è arsa. Gli insetti vanno a nascondersi sotto le pietre... ad eccezione delle lucertole e delle farfalle.
Tra i ciottoli, i cactus ergono le loro spine.
- Guarda quello che forma strana! È sicuramente malato per il troppo caldo!
- Ma no, i cactus amano il sole, pare ve ne siano di grossi così nei paesi caldi.
- Mettiamo dei ciottoli intorno ai cactus. Sarà una graziosa composizione.
I fiori hanno sete. - Presto, bisogna innaffiarli - dice Silvia.
Com'è bello innaffiare i fiori! Sembra che parlino.
- Non mi dimenticare, - dice il non-ti-scordar-di-me.
- Grazie, grazie, - soggiunge la malvarosa.
Sono così graziosi i fiori con la rugiada del mattino. Le viole del pensiero sembrano guardare con i loro occhi vellutati. La margherita, regina dei fiori, dice "Bongiorno, bongiorno" in punta dei piedi. "Coglimi, coglimi" sussurra la fucsia. Sì, il giardino di Silvia è proprio meraviglioso.
- Bravi! - ha detto il papà - avete lavorato bene. Eccovi una ricompensa.
E sapete cosa ha regalato a Silvia ed al suo fratellino Roberto? Una tartarughina di nome...
- A proposito, come la chiameremo?
- La chiameremo Grigina - propone Silvia. - E quando sarà grande, potrà passeggiare dappertutto con noi nel giardino.